Clima

DOSSIER LEGAMBIENTE “RAPPORTO CITTA’- CLIMA”

16 Luglio 2018

Nubifragi, siccità, ondate di calore sempre più forti e prolungate: anno dopo anno si ripetono in Italia fenomeni meteorologici sempre più intensi ed estremi dovuti in primis ai cambiamenti climatici che stanno già causando danni ai territori. Di fronte a questi eventi estremi però, le città sembrano rimanere indietro nelle politiche di adattamento. Sono 198 i comuni italiani dove, dal 2010 ad oggi, si sono registrati impatti rilevanti con 340 fenomeni meteorologici estremi.

Sono i temi trattati nel dossier “Sos acqua: nubifragi, siccità, ondate di calore. Le città alla sfida del clima”, realizzato da Legambiente in collaborazione con Unipol Gruppo.

Impossibile dimenticare il caldo record registrato in Italia nell’estate del 2017 – con il mese di giugno tra i più caldi degli ultimi 150 anni – segnata da un lungo periodo di siccità, da intense ondate di calore e poi da piogge torrenziali come quella che ha colpito Livorno. Lo scorso anno nei quattro principali bacini idrografici italiani (Po, Adige, Arno e Tevere) le portate medie annue hanno registrato una riduzione complessiva del 39,6% rispetto alla media del trentennio 1981-2010. Il Lago di Bracciano ha registrato un abbassamento di 160 centimetri, e a Roma è caduto l’82% di pioggia in meno e sono diverse le regioni che hanno dichiarato lo stato di crisi idrica.

L’aumento delle temperature e le conseguenti ondate di calore rappresentano oggi uno dei maggiori pericoli per le persone. Tra il 2005 e il 2016, in 23 città italiane, le ondate di calore hanno causato 23.880 morti.

Tema centrale del dossier di Legambiente è l’acqua, risorsa preziosa ma che allo stesso tempo può diventare un pericolo per le persone e creare danni agli spazi urbani. Dal 2010 al 2017 le sole inondazioni hanno provocato nella Penisola la morte di 157 persone e l’evacuazione di oltre 45.000 (dati Cnr). Senza contare che ad oggi si continua a sprecare ancora troppo: nel 2015 è stata dispersa il 38,2% dell’acqua immessa nella rete di distribuzione, con perdite complessive che potrebbero soddisfare le domande annuali di 10 milioni di persone. Per questo Legambiente, che nei giorni scorsi ha lanciato la campagna nazionale “Un mondo di gocce” insieme a “Fondazione con il Sud” per promuovere un uso sostenibile dell’acqua, torna a ribadire l’importanza di ripensare ad un modello gestionale nuovo di questo bene comune che si intrecci con i piani di adattamento al clima, perché sono due temi che vanno di pari passo.

Il dossier completo si può scaricare al seguente link:

https://www.legambiente.it/contenuti/dossier/citta-e-clima-indagine-2018-di-legambiente

 

Elena Ceretta

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