Acqua

PFAS: ECCO GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI

17 Aprile 2018

Il 21 marzo il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per 12 mesi in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (leggi “PFAS: facciamo il punto“) delle falde idriche nei territori delle Province di Vicenza, Verona e Padova.

La delibera è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 79 del 5 aprile. Alla scadenza del termine dei 12 mesi, si legge, «la Regione Veneto provvede, in via ordinaria, a coordinare gli interventi conseguenti all’evento, finalizzati al superamento della situazione emergenziale». Tali interventi, nonché gli ulteriori interventi prioritari di carattere non emergenziale, sono inseriti nel Piano di interventi nel settore idrico in corso di definizione.
Con cadenza semestrale, il Ministero dell’Ambiente dovrà essere informato in merito allo stato di avanzamento delle azioni adottate nel corso della fase emergenziale.

A fine marzo sono stati resi noti i risultati dello screening sanitario della popolazione esposta. Le analisi del sangue dei cittadini della zona contaminata hanno rivelato valori oltre la media.
I composti Pfas con valori sopra la soglia di rilevabilità identificati in almeno il 50% dei residenti sono quattro: PFOA, PFOS, PFHxS e PFNA.
I residenti dell’Area Rossa A che comprende i Comuni serviti da acquedotti inquinati prima dell’applicazione dei filtri e localizzati sopra il plume di contaminazione della falda sotterranea (Alonte, Asigliano, Brendola, Cologna Veneta, Lonigo, Montagnana, Noventa Vicentina, Pojana Maggiore, Pressana, Roveredo di Guà, Sarego, Zimella) presentano concentrazioni di PFOA, PFOS e PFHxS significativamente più elevate rispetto ai residenti dell’Area Rossa B, ovvero i Comuni serviti da acquedotti inquinati prima dell’apposizione dei filtri, ma esterni al plume di contaminazione della falda sotterranea (Albaredo, Arcole, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant’Anna, Legnago, Minerbe, Terrazzo, Veronella).
Il 21% dei soggetti (2.061 su 9.757) ha un valore di colesterolo totale fuori norma (ovvero superiore a 190 mg/dl).
Qui il comunicato stampa della Regione Veneto.

I Sindaci dei 16 Comuni, riuniti nel Coordinamento dei Comuni contro inquinamento da Pfas hanno scritto al Parlamento Europeo chiedendo «a nome di tutti i cittadini che rappresentano, in applicazione del principio di precauzione, che la normativa europea stabilisca concentrazioni di pfas nelle acque potabili, prossime allo zero».

Inoltre è stato pubblicato il rapporto ArpaV con la mappa dei fiumi inquinati da Pfas. Riporta i risultati dell’attività di monitoraggio e di analisi delle sostanze perfluoroalchiliche, nelle acque superficiali interne (fiumi e laghi) del Veneto, relative al periodo 2013-2017, in cui sono stati controllati 175 siti con diversa frequenza. Il monitoraggio conferma che i bacini idrografici maggiormente interessati dalla contaminazione sono i bacini Fratta Gorzone e Bacchiglione, per la presenza di scarichi industriali e di scambi con la falda contaminata. Nel rapporto ArpaV dichiara inoltre che «Le concentrazioni e i carichi di PFAS dallo scarico A.Ri.C.A. sono decisamente diminuite negli ultimi anni a fronte dei provvedimenti adottati, generando trend decisamente in diminuzione dei PFAS nelle acque superficiali del sistema idrografico Fratta-Gorzone».

Diverse sono le iniziative dal basso di queste settimane per portare avanti questa grande sfida.

Il Comune di Sarego ha organizzato lo scorso 9 aprile una serata dal titolo “Pfas a che punto siamo”: è possibile vedere il video della serata sulla pagina Facebook del comune di Sarego.

Le associazioni di cittadini in lotta contro l’inquinamento da Pfas, compresa Legambiente, hanno organizzato per domenica 22 aprile una manifestazione dal titolo “DifendiAmo Madre Terra”. Sarà la Giornata Contro i Crimini Ambientali e avrà luogo a Trissino, proprio davanti all’azienda Miteni.

Infine, si segnala che Acqua Bene Comune Vicenza e Coordinamento Acqua Libera dai Pfas hanno organizzato una lotteria per l’acqua: tutte le informazioni qui.

Alessandra Pepe

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