Rifiuti

MATER-BIOTECH: DALLO ZUCCHERO ALLA BIOPLASTICA

10 Aprile 2019

Giovedì 28 marzo gli studenti delle classi 5°C e 5°F del Liceo Quadri di Vicenza, accompagnati da Martina e Sara, hanno potuto visitare gli impianti della Mater-Biotech a Bottrighe (Ro), azienda leader per la produzione di materiale bio-plastico da fonti rinnovabili. La visita guidata si è svolta a conclusione della serie di incontri previsti all’interno della campagna “Io sono legale” che ha coinvolto le due quinte sul tema della legalità dei sacchetti biodegradabili e compostabili.

Il percorso si è svolto con una serie di incontri all’interno dell’istituto scolastico con una parte teorica e una pratica di laboratorio, e si è concluso al di fuori dei banchi di scuola con la visita guidata alla Mater-Biotech. Mater- Biotech, azienda collegata della Novamont, gestisce un impianto industriale dedicato alla produzione di biobutandiolo (1,4 BDO), un intermedio chimico normalmente ottenuto da fonti fossili. Grazie a Novamont è nato il primo impianto dedicato per la produzione della quarta generazione del Mater-Bi da fonti rinnovabili. Questo materiale innovativo è completamente biodegradabile e compostabile secondo i principi standard internazionali e trova diverse applicazioni nei campi quali la GDO, la raccolta differenziata, l’agricoltura, la ristorazione collettiva ed il packaging.

Le classi si sono recate all’impianto e dopo una breve presentazione della società, hanno proseguito la visita con un ingegnere chimico che ha mostrato le varie strutture del complesso industriale ed ha illustrato i processi che portano alla produzione della bio-plastica. La bioraffineria, riconvertita da un sito produttivo dismesso, utilizza zuccheri come materie prime rinnovabili, in particolare ottenuti da mais e grano, e con l’impiego di microrganismi e l’aggiunta di sali minerali crea un brodo di coltura. Tramite i passaggi successivi di fermentazione, pastorizzazione, filtrazione, purificazione, evaporazione, distillazione si arriva al prodotto finito che viene successivamente venduto alle aziende che poi lo impiegheranno nella realizzazione di diversi prodotti in Mater-Bi.

La visita è stata molto completa dal punto di vista didattico; ad ogni nuovo settore dell’azienda era presente un pannello illustrativo. Gli studenti sono stati accompagnati a vedere anche i comparti più nascosti come la sala controllo, in cui si trovano le postazioni PC per supervisionare tutte le fasi del processo produttivo, e i laboratori in cui si svolgono diverse analisi di controllo delle materie prime e del prodotto finito.

Un’attenzione particolare va volta alla gestione delle risorse, all’interno dell’impianto infatti sono stati studiati dei processi attraverso i quali è possibile valorizzare i prodotti di scarto trasformandoli in risorsa.

Ad esempio i microrganismi di scarto, utilizzati per la fermentazione del brodo colturale, che devono essere resi inattivi, questo vengono convogliati in un digestore in cui viene prodotto il biometano che contribuisce all’alimentazione della caldaia, necessaria ai processi industriali.

Il percorso all’interno della struttura ha permesso ai ragazzi di conoscere un contesto lavorativo innovativo, di capire la complessità della produzione di un impianto dedicato alle biotecnologie industriali e di comprendere le varie possibilità di sviluppo dei processi per ridurre l’impatto ambientale.

L’iniziativa nel suo complesso, campagna di sensibilizzazione e visita all’impianto, è stata molto apprezzata da studenti e insegnanti, ci auguriamo dunque di avere in futuro altre interessanti occasioni di collaborazione con la scuola.

Sara Manfrin

Parliamo di...