Clima

1 AGOSTO EARTH OVERSHOOT DAY 2018

6 Settembre 2018

Il primo agosto 2018 è stato l’Earth Overshoot Day, il giorno in cui tutte le risorse che il pianeta Terra ha messo a disposizione per l’intero anno sono state consumate.
Ciò significa che dal 2 agosto 2018 l’umanità sta già consumando le risorse (frutta e verdura, carne e pesce, acqua e legno) del 2019.


Attualmente vengono usate risorse equivalenti a quelle di 1,7 pianeti, più di quelle che la natura riesce a rigenerare a causa della pesca eccessiva, del sovrasfruttamento delle foreste, di produzioni industriali troppo impattanti, di metodi di coltura che stravolgono le leggi della natura, della scelta di fonti energetiche inquinanti. Tutto questo comporta l’emissione di un quantitativo di anidride carbonica nell’atmosfera maggiore rispetto a quello che gli ecosistemi possono assorbire e genera la frammentazione di habitat naturali, con relativo rischio di sopravvivenza per molte specie animali e vegetali.Per calcolare la propria impronta ecologica si può fare un breve e semplice test e scoprire quanti pianeti sarebbero necessari se tutti vivessero come noi.

Ciascuno, attraverso i propri consumi, in termini di cibo, energia, trasporto e tecnologie, può invertire la rotta. Ciascuno può migliorare il proprio stile di vita, rendendolo più sostenibile possibile, garantendo alle generazioni future le stesse risorse di cui stanno godendo gli attuali abitanti della Terra.
Boicottare le aziende che inquinano i territori (spesso interessati da instabilità politica e civile), che depredano le risorse attraverso land grabbing e water grabbing, concorrendo a causare i cambiamenti climatici, è un dovere civile; acquistare biologico e a chilometro zero
sfavorisce le grandi industrie che detengono il monopolio delle sementi e dei prodotti chimici,
che mettono a repentaglio sia la sicurezza alimentare mondiale, sia la qualità dell’ambiente.

Esistono in commercio delle guide al consumo critico e responsabile (cfr. Guida al consumo critico – nuova edizione, editori Emi e Ponte alle grazie, 2011, a cura del Centro Nuovo Modello di Sviluppo; Miniguida al consumo critico e al boicottaggio, editrice Monti, 2016, a cura del Movimento Gocce di Giustizia) che provano a raccontare in modo trasparente come le aziende utilizzano o sfruttano le risorse naturali ed umane di un territorio. Ci sono poi portali online come NextEconomia dove vengono elencate le aziende più sostenibili; Behind the brands di Oxfam dove vengono assegnati punteggi per ogni “materia” di responsabilità sociale creando la pagella finale del marchio e infine le diverse Guide al consumo critico realizzate da Greenpeace.

Il consumo consapevole va esercitato non solo per gli alimenti, ma per tutti i beni. Sostenere una filiera di approvvigionamento delle materie prime, vegetali, animali e minerali, quanto più etica e trasparente, anche dal punto di vista ambientale, è possibile. Numerosi prodotti attualmente utilizzano imballaggi biodegradabili e compostabili, ricavano le materie prime senza calpestare i diritti umani delle persone e senza inquinare l’ambiente, pagando un prezzo giusto a chi lavora in quel territorio. Questo aiuta a ridurre il fenomeno delle migrazioni forzate, legate a cause economiche ed ambientali.
Sta accadendo anche per l’edilizia, i beni tecnologici come i fair smartphone e l’energia elettrica.
Invertire la rotta è decisamente possibile.
Per saperne di più visita il sito: https://www.overshootday.org/

Alessandra Pepe

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