Territorio

PUBBLICATO L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO EMERGENZA COMUNALE

15 Maggio 2018

Lo scorso 12 aprile è stato pubblicato l’aggiornamento del Piano Comunale di Emergenza (PEC) del Comune di Vicenza.
La Relazione generale del PEC, i modelli, i piani e le procedure di emergenza, corredati di mappe, tavole e altri materiali utili, sono liberamente consultabili a questo link.
Il Piano Emergenza è uno degli strumenti della Protezione Civile, volto alla previsione e alla prevenzione dei rischi, alle attività di soccorso, contrasto e superamento dell’emergenza e alla mitigazione del rischio; è regolamentato dalla legge 100/2012, normativa in materia di protezione civile.
Il PEC del Comune di Vicenza è stato approvato con Deliberazione del Commissario Straordinario n. 25 del 20/03/2008 e successivamente validato dalla Giunta Provinciale del 19/01/2010. Dopo il 2010 è stato integrato ed aggiornato a cura dell’Ufficio Comunale di Protezione Civile, l’ultima volta nel 2015.
Il Piano si propone di realizzare i seguenti obiettivi:

  • individuare i rischi presenti nel territorio comunale, in funzione delle caratteristiche ambientali (geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e climatiche, della vegetazione e dell’uso del suolo) e antropiche (la densità della popolazione, l’urbanistica, le infrastrutture di trasporto, la collocazione di strutture strategiche di aggregazione e accoglienza) dell’area;
  • affidare responsabilità e competenze, per non essere sprovveduti in caso di emergenza riducendo i tempi di intervento;
  • definire un coordinamento decisionale e organizzativo delle procedure operative, specifiche per ogni tipologia di rischio, da attuare durante gli interventi urgenti, focalizzando i destinatari delle comunicazioni di emergenza e gli enti e le strutture devono essere coinvolti;
  • instaurare un sistema di allertamento, definendo le modalità di segnalazione di un’emergenza e di attivazione delle diverse fasi di allarme, per ciascuna tipologia di rischio;
  • individuare le risorse umane e materiali disponibili e necessarie per fronteggiare e superare la situazione di emergenza.

Il Piano individua questi principali rischi nel territorio comunale vicentino:

  1. sismico: il rischio è legato alla vulnerabilità degli edifici, intesa come la loro predisposizione ad essere danneggiati da un evento sismico di una fissata severità. Dal piano si evince che gli effetti del rischio sismico si potranno ripercuotere prevalentemente nel centro storico, più soggetto a danni per la vetustà degli edifici; inoltre a seguito di evento sismico devono essere sottoposti a controllo i ponti presenti sul territorio comunale ed indicati di seguito e le strutture strategiche/sensibili segnalate;
  2. idrogeologico, che comprende il rischio da dissesti di versante (frane) e il rischio idraulico (esondazioni degli argini fluviali). Nel piano sono elencati i pochi fenomeni di dissesto della zona, che sono localizzati in corrispondenza dei rilievi calcarei dei Colli Berici nel settore meridionale del Comune, mentre il rischio idraulico si è concentrato maggiormente e recentemente, verso il fiume Retrone che, dato il maggior contenimento delle acque del Bacchiglione, manifesta maggiori difficoltà di confluenza in quest’ultimo;
  3. incendi boschivi e di interfaccia urbano-rurale: le prime conseguenze di un incendio sono la distruzione di vegetazione e manufatti, la morte di animali e le vittime umane, ma nel tempo la rimozione dei primi strati del suolo espone il territorio a una forte erosione;
  4. antropici: vi sono compresi il rischio chimico-industriale, che nel territorio vicentino interessa per esempio la società Acciaierie Valbruna Spa per il possibile sversamento di acido fluoridrico, durante incidenti di rilevante entità, e quello legato ai trasporti di merci pericolose, che in zona è rappresentato in modo preponderante dal trasporto di carburanti liquidi;
  5. rischi minori: sono compresi quello meteorologico, in particolare il rischio di nevicate; quello legato all’inquinamento e alla riduzione delle risorse idropotabili, ovvero delle acque sotterranee; il rischio black-out elettrico; il rischio generato dalle operazioni di disinnesco ordigno bellico; infine, alla luce degli eventi internazionali degli ultimi anni, il PEC vicentino comprende anche il rischio da atti terroristici.

Particolare attenzione merita il rischio idraulico correlato ai fenomeni alluvionali: in occasione della pubblicazione dell’ultimo aggiornamento del PEC, il Comune ha realizzato e distribuito un vademecum sul rischio alluvioni, pubblicato sul sito comunale il 20 aprile scorso, con l’obiettivo di informare la cittadinanza preventivamente sulle buone pratiche da seguire in caso di allarme. Il Vademecum è liberamente scaricabile sul sito del Comune di Vicenza, è inoltre possibile richiederlo all’Urp (0444221360) o alla Protezione civile (0444221156-221157).
L’amministrazione sta provvedendo alla sua diffusione nelle scuole e ai residenti delle zone colpite dall’alluvione dai successivi allagamenti.

A tal proposito è importante sapere che l’Agenzia Regionale per Ia Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV) monitora costantemente i livelli idrometrici dei principali corsi d’acqua della regione, attraverso una rete di misura composta da oltre 200 stazioni. Il dato misurato è l’altezza di colonna d’acqua (in metri) al di sopra di uno standard di riferimento, solitamente lo “zero dell’asta idrometrica di stazione”. L’acquisizione della misura di livello idrometrico avviene ogni 30 minuti: i cittadini possono consultare tali dati quasi in tempo reale (con un ritardo legato alla trasmissione dei dati di 1-2 ore), sul sito di ARPAV.
Allo stesso indirizzo è disponibile la misura delle precipitazioni, ovvero l’altezza della colonna d’acqua piovuta (in millimetri) registrata ogni ora dai pluviometri. Si precisa che tutti i pluviometri di collina e di montagna sono dotati di riscaldamento per fondere la neve e misurare l’acqua disciolta.

Vi è una forte sinergia tra i due istituti: il sito di ARPAV rimanda il collegamento agli avvisi del Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione Veneto, dove è possibile essere costantemente aggiornati in tempo reale su tutti i rischi possibili del territorio, in ultimo gli avvisi di criticità idrogeologica e idrologica del 13 e 14 maggio 2018.

Alessandra Pepe

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